Claudio P.
2013-02-05 10:13:15 UTC
Non ero mai stato a Bergamo... strano ma vero.
Di passaggio per una fiera siamo stati a cena da Lio Pellegrini.
Avevo dato un occhiata alle recensioni sul web, e mi sono fidato della
positività di Passione Gourmet tralasciando (e meno male) le varie
cattiverie di trippavvaisore che dimostra sempre di più la sua poca
affidabilità.
Il locale è carino, fatto di numerose piccole salette comunicanti (o sarebbe
meglio dire una sala con vari angoli e su più livelli).
Apparecchiatura elegante ma non pedante, belle e comode sedie, arredamento
molto personalizzato e assai particolare.
Avevo chiesto se una bimba abbastanza tranquilla era ben accetta, ovviamente
la risposta è stata si e fin dalla prenotazione ci è stato detto che
avrebbero predisposto il seggiolone.
La cucina è di impronta toscana, ma non solo.
Tanto pesce, qualche piatto di carne.
Mentre leggiamo il menù ci portano un vassoietto di chips croccanti di
patate viola e patate normali, e dei trancetti di pizzetta molto buoni.
Elisa apprezzerà molto le chips.
Il cestino dei pani ha diversi tipi di ottima focaccia (pomodoro, olive,
erbe) e delle fin troppo golose fettine di pane croccante biscottato, oltre
a pane bianco e integrale.
Si parte con una piccola ma gustosa entreè fatta di una sottile fetta di
cotechino, del purea di patate e delle lenticchie minutissime. Perfettamente
caldo e appetitoso.
Prendiamo un crudo (notevole sia per dimensioni che per bontà), un insalata
di mare con crostacei (molto buona, crostacei deliziosi e una maionese
fresca a far da guarnizione), un trancio di foie gras (gran bel pan brioche
a latere) ed un insalata di carciofi, uovo e formaggio (bella e buona).
Passiamo poi al secondo con un altro foie gras e piccione arrostito e
disossato per tre.
Il piccione è davvero molto, molto buono.
Decisamente casalingo, senza cotture moderne che lo lascino rosa...
disossato nella parte superiore, con la coscia intera. E' nappato dalla sua
salsa di cottura (nella quale immagino siano state frullate le sue
interiora) rendendo il tutto leggermente "fegatoso" ma di una bontà che non
è facile dimenticare. Viene accompagnato da del purea di patate, una fetta
di polenta gialla e una composizione di verdure saltate. Il miglior piatto
della serata.
Chiudiamo con un tiramisù, una panna cotta ed un sorbetto, tutti buoni e ben
presentati.
Molto casalinghi ma ottimi anche i dolcetti che accompagnano il caffè, a
tema carnevale, con deliziose frittelline, cenci e cioccolatini vari.
Dalla generosa carta dei vini (onestamente ricaricata) abbiamo scelto un
Gewurtztraminer di Trimbach a 27 euro ed un Moscato di Braida a 18.
In 4, fra cucina e cantina, poco meno di 90 euro a testa.
Che per la qualità del cibo e delle bevande ci sta benissimo.
Unico mio rammarico che numerosi piatti in carta (e nemmeno a farlo apposta
i miei preferiti) siano per minimo due persone... e non avendo trovato
nessun "compare" ho dovuto scegliere altro, ci tornerò con degno compare!
ciao,
Claudio
Di passaggio per una fiera siamo stati a cena da Lio Pellegrini.
Avevo dato un occhiata alle recensioni sul web, e mi sono fidato della
positività di Passione Gourmet tralasciando (e meno male) le varie
cattiverie di trippavvaisore che dimostra sempre di più la sua poca
affidabilità.
Il locale è carino, fatto di numerose piccole salette comunicanti (o sarebbe
meglio dire una sala con vari angoli e su più livelli).
Apparecchiatura elegante ma non pedante, belle e comode sedie, arredamento
molto personalizzato e assai particolare.
Avevo chiesto se una bimba abbastanza tranquilla era ben accetta, ovviamente
la risposta è stata si e fin dalla prenotazione ci è stato detto che
avrebbero predisposto il seggiolone.
La cucina è di impronta toscana, ma non solo.
Tanto pesce, qualche piatto di carne.
Mentre leggiamo il menù ci portano un vassoietto di chips croccanti di
patate viola e patate normali, e dei trancetti di pizzetta molto buoni.
Elisa apprezzerà molto le chips.
Il cestino dei pani ha diversi tipi di ottima focaccia (pomodoro, olive,
erbe) e delle fin troppo golose fettine di pane croccante biscottato, oltre
a pane bianco e integrale.
Si parte con una piccola ma gustosa entreè fatta di una sottile fetta di
cotechino, del purea di patate e delle lenticchie minutissime. Perfettamente
caldo e appetitoso.
Prendiamo un crudo (notevole sia per dimensioni che per bontà), un insalata
di mare con crostacei (molto buona, crostacei deliziosi e una maionese
fresca a far da guarnizione), un trancio di foie gras (gran bel pan brioche
a latere) ed un insalata di carciofi, uovo e formaggio (bella e buona).
Passiamo poi al secondo con un altro foie gras e piccione arrostito e
disossato per tre.
Il piccione è davvero molto, molto buono.
Decisamente casalingo, senza cotture moderne che lo lascino rosa...
disossato nella parte superiore, con la coscia intera. E' nappato dalla sua
salsa di cottura (nella quale immagino siano state frullate le sue
interiora) rendendo il tutto leggermente "fegatoso" ma di una bontà che non
è facile dimenticare. Viene accompagnato da del purea di patate, una fetta
di polenta gialla e una composizione di verdure saltate. Il miglior piatto
della serata.
Chiudiamo con un tiramisù, una panna cotta ed un sorbetto, tutti buoni e ben
presentati.
Molto casalinghi ma ottimi anche i dolcetti che accompagnano il caffè, a
tema carnevale, con deliziose frittelline, cenci e cioccolatini vari.
Dalla generosa carta dei vini (onestamente ricaricata) abbiamo scelto un
Gewurtztraminer di Trimbach a 27 euro ed un Moscato di Braida a 18.
In 4, fra cucina e cantina, poco meno di 90 euro a testa.
Che per la qualità del cibo e delle bevande ci sta benissimo.
Unico mio rammarico che numerosi piatti in carta (e nemmeno a farlo apposta
i miei preferiti) siano per minimo due persone... e non avendo trovato
nessun "compare" ho dovuto scegliere altro, ci tornerò con degno compare!
ciao,
Claudio