Gi
2017-10-21 22:01:17 UTC
Anzi in Langa, con la Elle maiuscola.
Trattasi dell'agriturismo San Bovo, in località San Bovo nel comune di
Cossano Belbo; in realtà come si discende a valle ci si trova nel territorio
di santo Stefano Belbo.
Si perché San Bovo è in cima ad uno dei tanti cucuzzoletti delle langhe e
sarebbe stata una vista meravigliosa se...
Praticamente i vigneti, con le miriadi di sfumature di colori d'autunno, non
degradano ma precipitano ripidamente a valle da tutti i lati, creando in due
versanti come due grandi anfiteatri di filari di viti: uno spettacolo.
Era da qualche settimana che volevo andare in Piemonte per il solito ristoro
autunnale degli occhi ma, ohibò, anche del palato, una volta un
inconveniente tecnico altre volte il gran pienone del periodo...
Ho i miei soliti due indirizzi, ormai fidati, ma solo perché sono un
abitudinario: Il Vignaiolo e Schiavenza; dal secondo è da un po' che manco.
L'ultima telefonata di mercoledì scorso ha ottenuto questa risposta: mi è
rimasto un tavolo un terrazza. No in terrazza non potevo rischiare e domando
e per altri fine settimana? Siamo al completo pranzo e cena sino a dopo i
Santi. Gulp!!
Ho ravanato tra i miei appunti e... ne trovo uno in cui ho riportato solo un
link : http://agriturismosanbovo.com/
Avessi riportato il commento, non dico chi ma almeno il commento; come
fidarsi?
Mi guardo il sito e... boh provo a telefonare.
C'è posto.
Questa mattina, mentre andavo ho commentato con moglie e amici: speriamo
bene, è pieno in ogni dove e li mi ha detto subito che non ci sono problemi.
Mah! Sarà un esperimento.
E che esperimento!
Arriviamo verso le 12, parcheggiamo la macchina nel cortile e ci
presentiamo; l'appuntamento era per la mezza.
Il padrone ci dice che volendo lui sarebbe anche pronto; abbiamo preferito
fare due passi per sgranchire un attimo le articolazioni.
Dicevo all'inizio, "sarebbe stata una vista meravigliosa se..."; se tutti
quei vigneti non fossero stati così pudici nel mostrarsi senza grappoli,
tanto da coprirsi con quel setoso lenzuolo di nebbia.
Entriamo per il pranzo. Qui purtroppo devo fare affidamento alla mia
inesistente memoria capace di dimenticare il tasto appena pigiato.
Veniamo fatti accomodare in una saletta non molto grande, 20/25 coperti
circa; ho visto che a lato c'è però un grande salone. In un angolo della
saletta un bel camino è occupato a bruciare dei grossi ciocchi di legna. Al
piano superiore ci sono delle camere, che però non ho né utilizzato né
visto.
Siamo solo noi, alla domanda un po' perplessa mi viene risposto di si perché
gli ospiti delle camere sono in giro e non rientrano. I dubbi sorti in auto
si fanno molto più pesanti.
Buone apparecchiature, il servizio risulterà ottimo. Forse perché eravamo
solo noi?
Benvenuto: un bicchierino con panna cotta condita con un piccolo trito di
pomodoro fresco e degli aromi che non ricordo. Vino, abbiamo chiesto un
nebbiolo e ci ha suggerito una bottiglia di un piccolo produttore di Alba;
non sono un intenditore ma mi è piaciuto molto. Cascina Piccaluga di Alba.
Antipasti, questo o quello, alla fine abbiamo preso quasi tutto: battuta di
fassona con a lato rucola, scaglie di parmigiano e nocciole tritate,
insalata di coniglio con verdurine al vapore, sformatino di zucca con
fonduta di raschera e in due hanno preso anche lo sformatino di broccoletto
co il giudizio di delizioso.
Primi, troppo facile e semplice: raviolini al burro e salvia e tajarin al
ragù di salsiccia; a chi preso l'uno è stato servito un buon assaggio
dell'altro e viceversa. Unica nota, gusto personale, i raviolini erano
troppo minuscoli.
Secondi, solo due: una guancia di maialino al moscato con accompagno di
verdurine e stinco al forno. Molto buoni enrambi.
Volevo fare un giro di formaggi ma mia moglie mi ha fulminato.
Quindi il dolce, ci ha proposto un tris, accettato; è arrivato un poker:
bunet, un semifreddo al cako, una cosa simile alla pesca (non era semifreddo
ma non ricordo) e un altro che non ricordo più. Giudizi contrastanti ma più
per gusti personali.
Tre bottiglie di acqua, quattro caffè, due grappe una di Arneis e l'altra al
Barolo
Conto totale, udite, udite: 150 Euro
Bell'ambiente e, ripeto, servizio ottimo; sicuramente ha influito il fatto
che eravamo solo noi quattro, sicuramente ci tornerò, sperando per il locale
di trovarlo pieno.
Gi
---
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http://www.avg.com
Trattasi dell'agriturismo San Bovo, in località San Bovo nel comune di
Cossano Belbo; in realtà come si discende a valle ci si trova nel territorio
di santo Stefano Belbo.
Si perché San Bovo è in cima ad uno dei tanti cucuzzoletti delle langhe e
sarebbe stata una vista meravigliosa se...
Praticamente i vigneti, con le miriadi di sfumature di colori d'autunno, non
degradano ma precipitano ripidamente a valle da tutti i lati, creando in due
versanti come due grandi anfiteatri di filari di viti: uno spettacolo.
Era da qualche settimana che volevo andare in Piemonte per il solito ristoro
autunnale degli occhi ma, ohibò, anche del palato, una volta un
inconveniente tecnico altre volte il gran pienone del periodo...
Ho i miei soliti due indirizzi, ormai fidati, ma solo perché sono un
abitudinario: Il Vignaiolo e Schiavenza; dal secondo è da un po' che manco.
L'ultima telefonata di mercoledì scorso ha ottenuto questa risposta: mi è
rimasto un tavolo un terrazza. No in terrazza non potevo rischiare e domando
e per altri fine settimana? Siamo al completo pranzo e cena sino a dopo i
Santi. Gulp!!
Ho ravanato tra i miei appunti e... ne trovo uno in cui ho riportato solo un
link : http://agriturismosanbovo.com/
Avessi riportato il commento, non dico chi ma almeno il commento; come
fidarsi?
Mi guardo il sito e... boh provo a telefonare.
C'è posto.
Questa mattina, mentre andavo ho commentato con moglie e amici: speriamo
bene, è pieno in ogni dove e li mi ha detto subito che non ci sono problemi.
Mah! Sarà un esperimento.
E che esperimento!
Arriviamo verso le 12, parcheggiamo la macchina nel cortile e ci
presentiamo; l'appuntamento era per la mezza.
Il padrone ci dice che volendo lui sarebbe anche pronto; abbiamo preferito
fare due passi per sgranchire un attimo le articolazioni.
Dicevo all'inizio, "sarebbe stata una vista meravigliosa se..."; se tutti
quei vigneti non fossero stati così pudici nel mostrarsi senza grappoli,
tanto da coprirsi con quel setoso lenzuolo di nebbia.
Entriamo per il pranzo. Qui purtroppo devo fare affidamento alla mia
inesistente memoria capace di dimenticare il tasto appena pigiato.
Veniamo fatti accomodare in una saletta non molto grande, 20/25 coperti
circa; ho visto che a lato c'è però un grande salone. In un angolo della
saletta un bel camino è occupato a bruciare dei grossi ciocchi di legna. Al
piano superiore ci sono delle camere, che però non ho né utilizzato né
visto.
Siamo solo noi, alla domanda un po' perplessa mi viene risposto di si perché
gli ospiti delle camere sono in giro e non rientrano. I dubbi sorti in auto
si fanno molto più pesanti.
Buone apparecchiature, il servizio risulterà ottimo. Forse perché eravamo
solo noi?
Benvenuto: un bicchierino con panna cotta condita con un piccolo trito di
pomodoro fresco e degli aromi che non ricordo. Vino, abbiamo chiesto un
nebbiolo e ci ha suggerito una bottiglia di un piccolo produttore di Alba;
non sono un intenditore ma mi è piaciuto molto. Cascina Piccaluga di Alba.
Antipasti, questo o quello, alla fine abbiamo preso quasi tutto: battuta di
fassona con a lato rucola, scaglie di parmigiano e nocciole tritate,
insalata di coniglio con verdurine al vapore, sformatino di zucca con
fonduta di raschera e in due hanno preso anche lo sformatino di broccoletto
co il giudizio di delizioso.
Primi, troppo facile e semplice: raviolini al burro e salvia e tajarin al
ragù di salsiccia; a chi preso l'uno è stato servito un buon assaggio
dell'altro e viceversa. Unica nota, gusto personale, i raviolini erano
troppo minuscoli.
Secondi, solo due: una guancia di maialino al moscato con accompagno di
verdurine e stinco al forno. Molto buoni enrambi.
Volevo fare un giro di formaggi ma mia moglie mi ha fulminato.
Quindi il dolce, ci ha proposto un tris, accettato; è arrivato un poker:
bunet, un semifreddo al cako, una cosa simile alla pesca (non era semifreddo
ma non ricordo) e un altro che non ricordo più. Giudizi contrastanti ma più
per gusti personali.
Tre bottiglie di acqua, quattro caffè, due grappe una di Arneis e l'altra al
Barolo
Conto totale, udite, udite: 150 Euro
Bell'ambiente e, ripeto, servizio ottimo; sicuramente ha influito il fatto
che eravamo solo noi quattro, sicuramente ci tornerò, sperando per il locale
di trovarlo pieno.
Gi
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