Ghost Dog
2013-10-07 06:45:26 UTC
Sabato sera.
Locale "storico " dell'astigiano, stellato, gestito dal proprietario
Piero Fassi in sala e dalla moglie e figlie in cucina.
Locale un po' datato, pulito ed ordinato ma fermo al rifacimento del
dopo alluvione del '94.
Posizione defilata all'iingresso di Asti vero Alba, sulle sponde del
fiume Tanaro.
Servizio professionale ma non parlano inglese, ero con degli americani e
quindi ho dovuto fare parte del loro lavoro di "traduzione". E' una
piccola (nememno tanto IMHO) pecca, anche se il menù (ad eccezione di
quello dei dessert) è in doppia lingua.
Il menù:
Come aperitivo un bicchiere di Gancia metodo classico 18 mesi,
personalmente lo considero uno dei migliori metodo classico italiani
come rapporto qualità/prezzo, quindi l'esordio è stato positivo. il
tutto accompagnato da tre apribocca: minihamburger di carne cruda
(inflazionato, ma molto buono) una pallina di patè di fegato su una
lingua di pane e pancetta, minizuppa vellutata di zucca, ottima.
Antipasto:ciotola del trifulao: in una ciotola di ceramica bianca sono
dispoti cubetti di formaggio (toma delle langhe), su cui sono posate
strisce di polenta, il tutto molto caldo, su cui è adagiato un rosso
d'uovo. Su tutto questo il buon Fassi gratta una abbondante dose di
tartufo bianco.
Quando si mischia il tutto si crea una crema che, grazie alla
ciotola,rimane alla giusta temperatura.
E' una vera delizia, uno dei piatti più gustosi e deliziosi che abbia
mai mangiato, merita una cena al Gener Neuv solo per questo piatto.
Saltati i primi ho preso come secondo un filetto di San Pietro con
capperi e olive e salsa di tuma delle langhe.
Ottimo anche questo, delicato e particolare.
Come vini abbiamo bevuto un barbera d'Asti (anche il San Pietro lo ha
retto bene), Bric dei banditi di Martinetti, un vino che personalmente
apprezzo molto.
Dolci: io un tris di sorbetti, al frutto della passione (normale) vino
Moscato e salvia (buono) e barbera chinata e ribes (eccezionale), tra
gli altri ho visto un bel tortino caldo con gianduia, ed una cialda con
gelato alla crema che sono stati molto apprezzati.
Con i dolci un buon Brachetto della Gironda, ottimo ed azzeccato anche
questo.
prezzo:circa 95 euro a testa, secondo me meritati.
Cristalleria ed argenteria un po' datata ma in tema con il locale.
Giudizio finale: adoro il Gener Neuv, locale vintage ma benedetto da una
mano, in cucina, delicata e lieve. Lo considero il miglior interprete
della tradizione culinaria piemontese, ci passo un due/tre volte
all'anno e non mi ha mai deluso.
Tra i piatti in carta che ho visto passare, penso siano degni di nota
l'agnello ed il piccione.
In sostanza consigliatissimo.
GD
Locale "storico " dell'astigiano, stellato, gestito dal proprietario
Piero Fassi in sala e dalla moglie e figlie in cucina.
Locale un po' datato, pulito ed ordinato ma fermo al rifacimento del
dopo alluvione del '94.
Posizione defilata all'iingresso di Asti vero Alba, sulle sponde del
fiume Tanaro.
Servizio professionale ma non parlano inglese, ero con degli americani e
quindi ho dovuto fare parte del loro lavoro di "traduzione". E' una
piccola (nememno tanto IMHO) pecca, anche se il menù (ad eccezione di
quello dei dessert) è in doppia lingua.
Il menù:
Come aperitivo un bicchiere di Gancia metodo classico 18 mesi,
personalmente lo considero uno dei migliori metodo classico italiani
come rapporto qualità/prezzo, quindi l'esordio è stato positivo. il
tutto accompagnato da tre apribocca: minihamburger di carne cruda
(inflazionato, ma molto buono) una pallina di patè di fegato su una
lingua di pane e pancetta, minizuppa vellutata di zucca, ottima.
Antipasto:ciotola del trifulao: in una ciotola di ceramica bianca sono
dispoti cubetti di formaggio (toma delle langhe), su cui sono posate
strisce di polenta, il tutto molto caldo, su cui è adagiato un rosso
d'uovo. Su tutto questo il buon Fassi gratta una abbondante dose di
tartufo bianco.
Quando si mischia il tutto si crea una crema che, grazie alla
ciotola,rimane alla giusta temperatura.
E' una vera delizia, uno dei piatti più gustosi e deliziosi che abbia
mai mangiato, merita una cena al Gener Neuv solo per questo piatto.
Saltati i primi ho preso come secondo un filetto di San Pietro con
capperi e olive e salsa di tuma delle langhe.
Ottimo anche questo, delicato e particolare.
Come vini abbiamo bevuto un barbera d'Asti (anche il San Pietro lo ha
retto bene), Bric dei banditi di Martinetti, un vino che personalmente
apprezzo molto.
Dolci: io un tris di sorbetti, al frutto della passione (normale) vino
Moscato e salvia (buono) e barbera chinata e ribes (eccezionale), tra
gli altri ho visto un bel tortino caldo con gianduia, ed una cialda con
gelato alla crema che sono stati molto apprezzati.
Con i dolci un buon Brachetto della Gironda, ottimo ed azzeccato anche
questo.
prezzo:circa 95 euro a testa, secondo me meritati.
Cristalleria ed argenteria un po' datata ma in tema con il locale.
Giudizio finale: adoro il Gener Neuv, locale vintage ma benedetto da una
mano, in cucina, delicata e lieve. Lo considero il miglior interprete
della tradizione culinaria piemontese, ci passo un due/tre volte
all'anno e non mi ha mai deluso.
Tra i piatti in carta che ho visto passare, penso siano degni di nota
l'agnello ed il piccione.
In sostanza consigliatissimo.
GD