Gianfranco
2015-08-18 17:40:34 UTC
Ciao,
penso di aver trovato un locale che merita recensire e provvedo,
sperando di far cosa gradita agli amici del NG. :-)
L'Acquasalata occupa la sede di uno storico di Viareggio, il
Garibaldino, abbandonata per lungo tempo dopo diversi tentativi finiti
male; investire in una citta' disastrata e senza speranze, per giunta
in un periodo in cui vanno i ristoranti "spendo poco ma mi gonfio come
un tacchino", richiede coraggio e un po' d'incoscienza; la mano pero'
e' buona e le spalle sono solide, visto che la famiglia dei titolari
gestisce uno dei migliori ristoranti di Viareggio, quindi ci sono ottime
possibilita' di riuscita.
Arrivati al locale, in via Fratti vicino al Comune, senza
prenotazione, suoniamo al campanello subito a fianco dell'entrata, una
vetrata che lascia intravedere una saletta moderna e un banco bar; dopo
pochi attimi ci accolgono cordialmente e accompagnano nella sala a
fianco a un tavolo tondo, ampio e confortevole, con una mise en place di
buon livello, pratica e che nel contempo appaga l'occhio. L'ambiente,
moderno, e' a salette (nella nostra possono stare una quindicina di
coperti), confortevole e rilassato, dai toni delicati, condizionato
(c'e' un bel fresco!) e silenzioso, con un'illuminazione mista in cui
predominano le luci dei lampadari che sovrastano i tavoli che per mio
gusto (ma e' il classico pelo nell'uovo) avrei preferito piu' attenuate.
Il ristorante ha molti tavoli occupati ma non e' al completo, il
servizio sara' cortese e veloce, attento e professionale, cosa evidente
dai consigli, dall'atteggiamento e dalle movenze del personale.
Il cestello del pane arriva dopo pochi minuti assieme al bicchierino
di spumante di benvenuto (meno male non e' un prosecco) e all'appetizer
(classica polpettina di pesce su cipolline in agrodolce, piacevole e
ben abbinata); ci portano poi il menu' (di carne e pesce) e la carta
dei vini, soprattutto italiani e francesi, a mio parere ampia e ben
selezionata, non banale e con ricarichi che mi son sembrati onesti
(ma e' parecchio che non mi aggiorno). Scegliamo una bollicina, Abate
Nero, che risultera' piacevole ed equilibrata anche se un po' povera di
profumi e accompagnera' bene tutta la nostra cena.
Ordiniamo un antipasto a testa, cioe' un polpo alla piastra con crema
di fagiolini (in cui la componente amara della piastra viene stemperata
dalla dolcezza della crema, che mi e' piaciuto molto) e molluschi al
vapore su insalatina di campo, semplice e molto delicata.
Saltiamo i primi; come secondi, un "mare al vapore", ricco piatto di
crostacei conditi semplicemente con un po' d'olio e accompagnati da
una maionese fatta a mano, il tutto pulito e molto delicato, e per me
filetti gallinella su caponata scomposta, una dadolatina di verdure
su cui riposa il pesce e, intorno, gocce di crema di peperoni, olive
e stringhe di melanzane. Anche in questo caso si tratta di un piatto
semplice e leggero, impiattato e decorato con attenzione, piacevole da
vedere e da gustare.
La mia compagna chiede un dolce, un tortino di cioccolata di Venchi
col cuore morbido, mentre io ordino un rum agricolo e mi presentano tre
bottiglie tra cui scegliere, anche queste sembran frutto di selezione
piu' che di inseguimento della moda, il tutto accompagnato dalla piccola
pasticceria. Del tortino, avendolo assaggiato distrattamente, ricordo
una buona impressione, il rum e' ruvido al punto giusto e mi piace molto
(dispiace non ricordare il nome ma a fine pasto e mezzo avvinazzato non
era proprio possibile). A fine cena ci fanno assaggiare, visto il nostro
interesse, anche un distillato di mallo di noce (morbido e delicato) e
una vodka toscana (buona, per esser mugellese).
L'impressione che otteniamo al termine della cena e' di una cucina
pulita, equilibrata, semplice, non pretenziosa ne' modaiola, che lavora
materie prime di qualita' con attenzione ai dettagli senza voler stupire
a tutti i costi.
La cena e' durata quasi tre ore, trascorse anche chiacchierando
piacevolmente col gentile e preparato titolare, e si chiude col conto
che e' di 137 euro, scontati a 135, di cui 28 euro per il vino;
ci lasciamo con l'impressione di aver trovato persone competenti,
appassionate e gentili, e con la voglia di tornare a trovarli al piu'
presto.
Tremino aggiungendo che nelle settimane successive siamo tornati per
una seconda visita e l'impressione generale di piacevolezza e' stata
confermata in pieno.
Ristorante Acquasalata
Via A. Fratti N. 62-66
Viareggio
Tel. 0584-581991
www.acquasalataristorante.it
Dal sito: chiuso mercoledi' e giovedi' a pranzo
Un saluto,
penso di aver trovato un locale che merita recensire e provvedo,
sperando di far cosa gradita agli amici del NG. :-)
L'Acquasalata occupa la sede di uno storico di Viareggio, il
Garibaldino, abbandonata per lungo tempo dopo diversi tentativi finiti
male; investire in una citta' disastrata e senza speranze, per giunta
in un periodo in cui vanno i ristoranti "spendo poco ma mi gonfio come
un tacchino", richiede coraggio e un po' d'incoscienza; la mano pero'
e' buona e le spalle sono solide, visto che la famiglia dei titolari
gestisce uno dei migliori ristoranti di Viareggio, quindi ci sono ottime
possibilita' di riuscita.
Arrivati al locale, in via Fratti vicino al Comune, senza
prenotazione, suoniamo al campanello subito a fianco dell'entrata, una
vetrata che lascia intravedere una saletta moderna e un banco bar; dopo
pochi attimi ci accolgono cordialmente e accompagnano nella sala a
fianco a un tavolo tondo, ampio e confortevole, con una mise en place di
buon livello, pratica e che nel contempo appaga l'occhio. L'ambiente,
moderno, e' a salette (nella nostra possono stare una quindicina di
coperti), confortevole e rilassato, dai toni delicati, condizionato
(c'e' un bel fresco!) e silenzioso, con un'illuminazione mista in cui
predominano le luci dei lampadari che sovrastano i tavoli che per mio
gusto (ma e' il classico pelo nell'uovo) avrei preferito piu' attenuate.
Il ristorante ha molti tavoli occupati ma non e' al completo, il
servizio sara' cortese e veloce, attento e professionale, cosa evidente
dai consigli, dall'atteggiamento e dalle movenze del personale.
Il cestello del pane arriva dopo pochi minuti assieme al bicchierino
di spumante di benvenuto (meno male non e' un prosecco) e all'appetizer
(classica polpettina di pesce su cipolline in agrodolce, piacevole e
ben abbinata); ci portano poi il menu' (di carne e pesce) e la carta
dei vini, soprattutto italiani e francesi, a mio parere ampia e ben
selezionata, non banale e con ricarichi che mi son sembrati onesti
(ma e' parecchio che non mi aggiorno). Scegliamo una bollicina, Abate
Nero, che risultera' piacevole ed equilibrata anche se un po' povera di
profumi e accompagnera' bene tutta la nostra cena.
Ordiniamo un antipasto a testa, cioe' un polpo alla piastra con crema
di fagiolini (in cui la componente amara della piastra viene stemperata
dalla dolcezza della crema, che mi e' piaciuto molto) e molluschi al
vapore su insalatina di campo, semplice e molto delicata.
Saltiamo i primi; come secondi, un "mare al vapore", ricco piatto di
crostacei conditi semplicemente con un po' d'olio e accompagnati da
una maionese fatta a mano, il tutto pulito e molto delicato, e per me
filetti gallinella su caponata scomposta, una dadolatina di verdure
su cui riposa il pesce e, intorno, gocce di crema di peperoni, olive
e stringhe di melanzane. Anche in questo caso si tratta di un piatto
semplice e leggero, impiattato e decorato con attenzione, piacevole da
vedere e da gustare.
La mia compagna chiede un dolce, un tortino di cioccolata di Venchi
col cuore morbido, mentre io ordino un rum agricolo e mi presentano tre
bottiglie tra cui scegliere, anche queste sembran frutto di selezione
piu' che di inseguimento della moda, il tutto accompagnato dalla piccola
pasticceria. Del tortino, avendolo assaggiato distrattamente, ricordo
una buona impressione, il rum e' ruvido al punto giusto e mi piace molto
(dispiace non ricordare il nome ma a fine pasto e mezzo avvinazzato non
era proprio possibile). A fine cena ci fanno assaggiare, visto il nostro
interesse, anche un distillato di mallo di noce (morbido e delicato) e
una vodka toscana (buona, per esser mugellese).
L'impressione che otteniamo al termine della cena e' di una cucina
pulita, equilibrata, semplice, non pretenziosa ne' modaiola, che lavora
materie prime di qualita' con attenzione ai dettagli senza voler stupire
a tutti i costi.
La cena e' durata quasi tre ore, trascorse anche chiacchierando
piacevolmente col gentile e preparato titolare, e si chiude col conto
che e' di 137 euro, scontati a 135, di cui 28 euro per il vino;
ci lasciamo con l'impressione di aver trovato persone competenti,
appassionate e gentili, e con la voglia di tornare a trovarli al piu'
presto.
Tremino aggiungendo che nelle settimane successive siamo tornati per
una seconda visita e l'impressione generale di piacevolezza e' stata
confermata in pieno.
Ristorante Acquasalata
Via A. Fratti N. 62-66
Viareggio
Tel. 0584-581991
www.acquasalataristorante.it
Dal sito: chiuso mercoledi' e giovedi' a pranzo
Un saluto,
--
Gianfranco Bertozzi
Gianfranco Bertozzi