Ok, mai capito se è Oporto o Porto, la cosa mi dava perdipiù la stura per un
gioco di parole stantio e non ho resistito.
Tra circa un mese passerò circa una settimana a Oporto, con possibilità
(ancora non certa) di spostarmi nelle località vicine di qualche decina di
km.
Avete consigli sia sul cosa (vino a parte, e al limite il bacalao, non saprei
proprio dire quali siano le specialità lusitane) che sul dove?
Vi devo un report, anzi un reOport.
Mangiato e bevuto benissimo (e sul vino - da pasto - non mi chiedete
nulla ché mi sono sempre affidato alla "casa").
Prima sera: Don Tonho, sul lungofiume (uno degli ultimi prima del
ponte). Scelto passeggiando perché me c'è caduto l'occhio dentro,
scopro poi che è segnalato da Michelin (e infatti è un pelino più caro
della media).
Beh, notevole. Mangiato come antipasto crocchette di patate e baccalà,
splendide, fritto leggero ma saporitissime. Poi le trippe alla
portuense, ovvero con pancetta e fagioli, con una speziatura netta e
notevole ma che non saprei individuare bene. Piatto notevole.
Dessert, una pera al vino rosso spaziale, saporitissima,
bilanciatissima, compatta. Senza vino perché volevo fare il bravo
inizialmente, a 29.60 euri.
Seconda sera: vado da uno segnalato da Tri***visor, sostanzialmente
perché cercavo qualcosa di mediamente tipico ma senza muovermi dalla
zona dell'albergo, che era un po' decentrato. Casco su questa
"Churrasqueria S. Francisco", un vero buiaccaro, tovaglie di carta
ecc., insalata di polpo come antipasto*, mezza porzione** di
bistecchine di pancetta di maialino nero con contorni, pane, vino rosso
(mezza bottiglia), una straordinaria torta alla zucca homemade, 21.50.
Molto gustoso.
Terza sera: vado da uno incocciato per caso per strada. Brito Mendes &
Rodrigues LDA, Rua de Manuel II 18-22 (vi scrivo quello che c'è sullo
scontrino, credo sia la ragione sociale, sono quasi sicuro che il posto
si chiamasse in un altro modo). Due salgandinhos*, mezza porzione** di
bacalhau della casa (versione leggerina: fritto con cipolle fritte,
peperoni fritti, patatine fritte), bicchiere di vino bianco, euro
18.65. Anche questo un buiaccaro, un po' meglio del primo come
presentazione generale, ma il livello è quello (anche se il bacalhau
era forse un pelino salato).
Quarta sera: seguo un consiglio e vado da un altro buiaccaro definitivo
(O Caraças, rua das Taipas), cucina strafamiliare, due soli piatti in
menu: buono, 15 euro con dolce e vino, in venti minuti ero fuori.
Perfetto per le mie esigenze di quella sera, ma sinceramente non mi
sentirei di consigliarlo, non aveva nessuna vera specificità tale da
andarci apposta, sembra proprio la trattoria sotto casa nella quale
andare a mangiare quando non hai voglia di cucinare a casa.
Quinta sera, l'unica in compagnia: torno da Don Tonho, antipasto*
insalata di polpo della casa, poi io mi prendo un piatto che ha un nome
che ora non mi sovviene, ma di fatto sono cubetti di maiale fritto
saltati con patate, vongole, limone a spicchi e spezie. Ottimo (anche
se, ed è stato spiacevole accertarmene visto il livello che avevo
attribuito al ristorante, alcune vongole non erano ben spurgate). La
signora ha preso una semplice spigola alla griglia, saporita e cotta
alla perfezione. Ho bissato la pera borrachona perché era splendida
davvero. Con acqua e bottiglia di vino bianco 30 euro a cranio.
In senso assoluto: mi pare che a Porto, almeno in una stagione che non
è il top dell'affluenza (in settimana la città sembrava deserta, nel
weekend però era piena), si mangi bene e si spenda poco.
Notare lo schema: appena ti siedi ti portano qualcosa (l'antipasto che
ho contrassegnato con *), che tu non hai chiesto e che, come tale, puoi
tranquillamente rifiutare: basta che non lo mangi e non ti verrà
addebitato, ma se lo mangi ti verrà addebitato eccome, anche se di
solito non si parla di prezzi proibitivi (massimo 4 euro). Da Don Tonho
il costo è maggiore (dai 6 ai 25 euro per un piatto di gamberoni e per
i formaggi) ma ti danno il menu e puoi controllarteli, i prezzi.
Per inciso, ti addebitano tutto, anche il pane: dal buiaccaro #1, S.
Francisco, sullo scontrino risultano cinque pezzi di pane, per un
totale di 1.50. Nel senso: ho la sensazione che se avessi mangiato 4
pezzi dei 5 che mi avevano portato, mi avrebbero addebitato 1.20. E mi
rimane il dubbio (mi rimane per tutti questi antipasti in realtà) se
quel pezzo rimanente sarebbe stato buttato o girato su un altro tavolo.
Cosa che io, essendo l'essere meno schifiltoso del creato, accetto
senza particolari ambasce, ma magari qualcuno potrebbe avere da ridire.
Ah, spesso anche il pane era quasi sempre di ottima qualità.
Altra cosa, ovvero quella segnato con **: nei ristoranti semplici,
standard, rimane la tradizione di offrire sia la mezza porzione che la
porzione intera. Ecco, tenete conto che la mezza porzione è
tendenzialmente quella che qui è una porzione abbondante per uno.
Quindi prendete con fiducia la mezza porzione, a meno che non siate in
due e vogliate lo stesso piatto. Più in generale, le porzioni sono
abbondanti, anche nei piatti in cui non è offerta la scelta tra mezza
porzione e porzione intera.
Ultima cosa: a Oporto l'olio non lo pagano.
Engioi.