Capoccetta
2013-05-10 12:18:06 UTC
Avevo provato la cucina peruviana qualche volta a firenze, in una trattoria molto alla mano dove puntano più sulla quantità che sulla qualità,
apprezzando (e talvolta ricreando a casa) comunque una serie di piatti come le papas a la huancaina, gli spiedini di carne marinata, ecc.
Prima di partire per il mio primo viaggio (di lavoro) in Perù, mi sono un pò documentato e sono rimasto molto intrigato. La pagina di Wiki
sulla cucina peruviana rende molto bene l'idea dell'enorme numero di ingredienti (provenienti da ecosistemi totalmente differenti fra loro), del mix
di culture culinarie diverse (precolombiana, europee, orientali) ed anche della sua continua evoluzione.
Durante la mia permanenza ad Arequipa ho provato 4 ristoranti, di cui 3 scelti tramite Tripadvisor; di seguito alcune note: è una città turistica e
praticamente obbligatoria da visitare in caso di viaggio in Perù
Il Sol de Mayo è un ristorante turistico dove sono stato portato dai miei ospiti per assaggiare il cuy (maialino d'india) e l'unico appunto non
trovato tramite Tripadvisor. Bel giardino, orchestrine a rotazione con zufoli e chitarrine, un gran pieno di turisti, servizio rapido.
Ci ho mangiato un antipasto di formaggio fritto (abbastanza dimenticabile) e fave della zona del Colca (circa 4000 mt di quota)
bollite: enormi, saporitissime.
A seguire il cuy chactado: un grosso maialino d'india parzialmente eviscerato (restano fegato e reni), intero (con tanto di faccia e orecchie!),
schiacciato tipo pollo al mattone e fritto, servito assieme a patate e yuca. Ovviamente non avevo termini di paragone ma mi è piaciuto: abbastanza
simile al coniglio ma meno carnoso, le parti più cicciute sono le coscette. Si mangia tutto, parte delle sottili ossa incluse. Essendo fritto si
è vendicato su di me per tutto il pomeriggio.
Infine queso helado (gelato artigianale tipico di Arequipa).
Da bere, chicha morada (una bibita leggermente alcolica a base di mais nero)
Non ho visto il prezzo ma credo che siamo rimasti sui 15 Euro
http://www.restaurantsoldemayo.com/
Lo Zig Zag è di proprietà di oriundi svizzeri e propone una cucina da loro definita "alpoandina". Situato in un bell'edificio antico di fronte alla
chiesa di S.Francesco, all'interno c'è una scala progettata da Eiffel. Il piatto forte è la carne alla griglia, che viene presentata su un pezzo di
pietra lavica rovente, cosa abbastanza evitabile per chi ama la ciccia al sangue.
Ci ho mangiato un paio di volte molto bene. Ho provato una minestra di quinoa e formaggio andino, molto delicata, e vari tipi di carne alla griglia:
manzo, maiale, alpaca (il gusto è una via di mezzo tra manzo ed agnello). La carne è molto molto buona: mi dicono che qui gli animali hanno spazi
immensi per il pascolo. Una cosa deliziosa sono state le "causitas" rellenas: la causa rellena è una specie di gatò con tonno o pollo e molta
maionese, piuttosto pesante. Qui invece avevano fatto dei bellissimi cilindrotti di choclo (patata dolce) molto soffici e leggeri
e li avevano farciti con tonno, gamberi, trota, salmone. Squisito e bellissimo. Buonissime anche le salse di accompagnamento della ciccia:
burro alle erbe, bernese, all'aglio, piccante. Piccola nota sul piccante: in Perù veramente si esplora tutta la scala di Scoville e si apprezzano,
oltre alla piccantezza, i distinti sapori dei vari tipi di peperone. Qui benvenuto della cucina a base di palline di burro aromatizzato
e crema di olive verdi.
Qui ho assaggiato per la prima volta il Pisco Sour, un cocktail di moda a base di Pisco, acquavite locale.
Livello notevole dell'arredamento, del servizio, della presentazione dei piatti. Costo sui 25-28 per un bel pasto, hanno anche vari menu degustazione.
http://www.zigzagrestaurant.com/
Il Paladar è anche lui in una "casona" antica molto bella e ben ristrutturata ed arredata. Il proprietario è di origine turca e annovera quindi
vari piatti di origine mediorientale; fanno anche sushi ma mi sono fiondato sulle specialità locali. In un paio di pasti, ho provato la minestra
"levanta muertos" (una minestra con pomodoro fresco, calamari, pesce, coriandolo molto buona), il rocoto relleno (peperone farcito con stufato
di carne piccante, olive, uovo sodo, formaggio, ottimo anche se non propriamente dietetico), e il cheviche: pesce, frutti di mare, polpo, avocado
marinati in succo di lime e conditi con cipolla e mais mote (grossi chicchi bianchi bolliti). La cosa più buona: un'insalata a base di fichi e melone
leggermente intiepiditi con frutta secca e "camarones" (gamberi di fiume gloria locale).
Prima del pasto benvenuto della cucina con "papitas nativas" (patatine novelle colorate) al forno
http://www.paladar1900.com/
Infine, la Chicha por Gaston Acurio, che è una specie di ambasciatore nel mondo della cucina peruviana oltre che proprietario di un impero di ristoranti.
Situato in un'altra bellissima "casona", con l'entrata in una specie di chiostro tutto azzurro con fontanella, è sicuramente quello di più alto
livello (e costoso) in cui sono stato, anche se alla fine probabilmente mi è piaciuto di più Paladar. Qui fanno cucina "novoandina", ossia rielaborazioni
di piatti tradizionali oppure utilizzo di ingredienti tradizionali in preparazioni esotiche (es. alpaca al curry).
Dopo un benvenuto con papitas e formaggio e dei bei pani fatti da loro (con quinoa, patate, mais) mi son coccolato con:
un bel tortino ("pastel") di choclo cotto nel forno a legna: un gatò di cremosissima patata dolce con farcia di carne speziata. Forse la cosa più
buona che abbia assaggiato in tutto il viaggio. Servito giustamente assieme ad un'insalata agra che fa da contrappunto al dolce.
a seguire, trota alla campesina, cioè con una salsa di peperone rosso non molto piccante, insieme a crocchette di patate e yuca. Buona ma non sublime
come il pastel
Con gelato e bevande (birra e pisco) mi sono avvicinato ai 40
http://www.chicha.com.pe/
Insomma, alla fine direi che sono confermate tutte le caratteristiche positive che avevo letto riguardo questa cucina. Ultima nota: fuori dall'Italia Tripadvisor si è rivelato sempre piuttosto affidabile...
apprezzando (e talvolta ricreando a casa) comunque una serie di piatti come le papas a la huancaina, gli spiedini di carne marinata, ecc.
Prima di partire per il mio primo viaggio (di lavoro) in Perù, mi sono un pò documentato e sono rimasto molto intrigato. La pagina di Wiki
sulla cucina peruviana rende molto bene l'idea dell'enorme numero di ingredienti (provenienti da ecosistemi totalmente differenti fra loro), del mix
di culture culinarie diverse (precolombiana, europee, orientali) ed anche della sua continua evoluzione.
Durante la mia permanenza ad Arequipa ho provato 4 ristoranti, di cui 3 scelti tramite Tripadvisor; di seguito alcune note: è una città turistica e
praticamente obbligatoria da visitare in caso di viaggio in Perù
Il Sol de Mayo è un ristorante turistico dove sono stato portato dai miei ospiti per assaggiare il cuy (maialino d'india) e l'unico appunto non
trovato tramite Tripadvisor. Bel giardino, orchestrine a rotazione con zufoli e chitarrine, un gran pieno di turisti, servizio rapido.
Ci ho mangiato un antipasto di formaggio fritto (abbastanza dimenticabile) e fave della zona del Colca (circa 4000 mt di quota)
bollite: enormi, saporitissime.
A seguire il cuy chactado: un grosso maialino d'india parzialmente eviscerato (restano fegato e reni), intero (con tanto di faccia e orecchie!),
schiacciato tipo pollo al mattone e fritto, servito assieme a patate e yuca. Ovviamente non avevo termini di paragone ma mi è piaciuto: abbastanza
simile al coniglio ma meno carnoso, le parti più cicciute sono le coscette. Si mangia tutto, parte delle sottili ossa incluse. Essendo fritto si
è vendicato su di me per tutto il pomeriggio.
Infine queso helado (gelato artigianale tipico di Arequipa).
Da bere, chicha morada (una bibita leggermente alcolica a base di mais nero)
Non ho visto il prezzo ma credo che siamo rimasti sui 15 Euro
http://www.restaurantsoldemayo.com/
Lo Zig Zag è di proprietà di oriundi svizzeri e propone una cucina da loro definita "alpoandina". Situato in un bell'edificio antico di fronte alla
chiesa di S.Francesco, all'interno c'è una scala progettata da Eiffel. Il piatto forte è la carne alla griglia, che viene presentata su un pezzo di
pietra lavica rovente, cosa abbastanza evitabile per chi ama la ciccia al sangue.
Ci ho mangiato un paio di volte molto bene. Ho provato una minestra di quinoa e formaggio andino, molto delicata, e vari tipi di carne alla griglia:
manzo, maiale, alpaca (il gusto è una via di mezzo tra manzo ed agnello). La carne è molto molto buona: mi dicono che qui gli animali hanno spazi
immensi per il pascolo. Una cosa deliziosa sono state le "causitas" rellenas: la causa rellena è una specie di gatò con tonno o pollo e molta
maionese, piuttosto pesante. Qui invece avevano fatto dei bellissimi cilindrotti di choclo (patata dolce) molto soffici e leggeri
e li avevano farciti con tonno, gamberi, trota, salmone. Squisito e bellissimo. Buonissime anche le salse di accompagnamento della ciccia:
burro alle erbe, bernese, all'aglio, piccante. Piccola nota sul piccante: in Perù veramente si esplora tutta la scala di Scoville e si apprezzano,
oltre alla piccantezza, i distinti sapori dei vari tipi di peperone. Qui benvenuto della cucina a base di palline di burro aromatizzato
e crema di olive verdi.
Qui ho assaggiato per la prima volta il Pisco Sour, un cocktail di moda a base di Pisco, acquavite locale.
Livello notevole dell'arredamento, del servizio, della presentazione dei piatti. Costo sui 25-28 per un bel pasto, hanno anche vari menu degustazione.
http://www.zigzagrestaurant.com/
Il Paladar è anche lui in una "casona" antica molto bella e ben ristrutturata ed arredata. Il proprietario è di origine turca e annovera quindi
vari piatti di origine mediorientale; fanno anche sushi ma mi sono fiondato sulle specialità locali. In un paio di pasti, ho provato la minestra
"levanta muertos" (una minestra con pomodoro fresco, calamari, pesce, coriandolo molto buona), il rocoto relleno (peperone farcito con stufato
di carne piccante, olive, uovo sodo, formaggio, ottimo anche se non propriamente dietetico), e il cheviche: pesce, frutti di mare, polpo, avocado
marinati in succo di lime e conditi con cipolla e mais mote (grossi chicchi bianchi bolliti). La cosa più buona: un'insalata a base di fichi e melone
leggermente intiepiditi con frutta secca e "camarones" (gamberi di fiume gloria locale).
Prima del pasto benvenuto della cucina con "papitas nativas" (patatine novelle colorate) al forno
http://www.paladar1900.com/
Infine, la Chicha por Gaston Acurio, che è una specie di ambasciatore nel mondo della cucina peruviana oltre che proprietario di un impero di ristoranti.
Situato in un'altra bellissima "casona", con l'entrata in una specie di chiostro tutto azzurro con fontanella, è sicuramente quello di più alto
livello (e costoso) in cui sono stato, anche se alla fine probabilmente mi è piaciuto di più Paladar. Qui fanno cucina "novoandina", ossia rielaborazioni
di piatti tradizionali oppure utilizzo di ingredienti tradizionali in preparazioni esotiche (es. alpaca al curry).
Dopo un benvenuto con papitas e formaggio e dei bei pani fatti da loro (con quinoa, patate, mais) mi son coccolato con:
un bel tortino ("pastel") di choclo cotto nel forno a legna: un gatò di cremosissima patata dolce con farcia di carne speziata. Forse la cosa più
buona che abbia assaggiato in tutto il viaggio. Servito giustamente assieme ad un'insalata agra che fa da contrappunto al dolce.
a seguire, trota alla campesina, cioè con una salsa di peperone rosso non molto piccante, insieme a crocchette di patate e yuca. Buona ma non sublime
come il pastel
Con gelato e bevande (birra e pisco) mi sono avvicinato ai 40
http://www.chicha.com.pe/
Insomma, alla fine direi che sono confermate tutte le caratteristiche positive che avevo letto riguardo questa cucina. Ultima nota: fuori dall'Italia Tripadvisor si è rivelato sempre piuttosto affidabile...