Post by Falco_rulezBravo. A parte la caduta che ti ho detto è un po' tanto "impagliato". A
distanza di anni, ricordo ancora la sensazione sgradevole provata da
Balbo (all'epoca numero 1 a Torino) quando mentre assaggiavo il vino
scelto il cameriere era al mio fianco con la bottiglia sul presentat-arm!!
Proprio per questo mi pare pazzesco un comportamento come quello che hai
descritto... boh?
Post by Falco_rulezPost by JFSebastianMa dal punto di vista qualitativo tra Vittorio e Villa CRespi vedi
sempre differenze così nette?
JFS, tu hai un'esperienza ed una frequentazione che non mi sogno
neanche. Però posso assicurarti che non ho papille di amianto. Idem mia
moglie.
Non ne dubito, è che per me da Vittorio si mangia proprio bene.
Ribadisco, non si mangiano piatti folgoranti, non è quello il loro
obiettivo, ma alcuni piatti sono dei riferimenti assoluti (la cotoletta
è il primo esempio che mi viene in mente). Se da Villa Crespi si mangia
meglio, IMO, si mangia molto molto molto bene... tutto qui.
Ciò detto stiamo parlando, e lo sai meglio di me, di qualcosa
Post by Falco_rulezdove entra a gamba tesa il gusto personale.
Si e no. Esempio il Pescatore. Io non impazzisco per quel tipo di lacale
e di cucina, ma sarei pazzo a dire che non si mangia bene.
Post by Falco_rulezProprio per il fatto che questi ristoranti per noi non sono un'abitudine
ma un lusso sporadico, cerchiamo l'emozione.
Concordo in pieno, ma è tutto un discorso diverso.
Quello che io chiamo "effetto ratatouille", per chi ha visto quel
meraviglioso cartopne animato, fattp da chi ha cpaito dell'alta cucina
più di tutti i critici (professionisti e no) che ci siano al mondo.
Se cerchi l'emozione, siamo d'accordo, Vittorio non è il posto che fa
per te.
Quello è un posto che non emoziona ma che, secondo me, le tre stelle le
vale tutte comunque.
Loro sono l'opulenza, l'esagerazione. La cotoletta da tre chili, il
carrello dei dolci dei sogni da bambino, etc...
Il tutto in una cornice elegantissima.
Per me, per le tre stelle, ce n'è a sufficienza.
Per le emozioni, invece, rivolgersi altrove.
Forse, non so non ci sono mai stato, a Villa Crespi.
Di sicuro anche in altri locali che h visitato, in Italia ed all'estero,
diversissimi.
Cosa è l'emozione? Per noi
Post by Falco_rulezl'emozione è ricordare un piatto.
Quella è memoria... scherzo!
Per me l'emozione, invece, è il brivido positivo, la commozione (mi
capita, lo giuro...), lo stupore.
Esempio: la cotoletta di Vittorio io la ricordo benissimo ed appena
posso corro a manguarla e rimagiarla, ma non è quella che io chiamerei
"emozione".
Diciamo che se non te lo ricordi nemmeno, tanti saluti all'emozione, ma
ricordarsi il piatto è solo il primo passo, ovviamente IMO.
Anni fa alle porte di Torino c'era una
Post by Falco_rulezspecie di ristorante. Dico una specie perché era una casa d'epoca
adibita a ristorante per pochi.
Il castello di Carmagnola? Quello dove venivano ad aprirti il cancello?
Prenotavi. Non esisteva menù. Al
Post by Falco_ruleztelefono ti chiedevano cosa ci fosse che ti piacesse e se avevi
intolleranze. Oppure ti chiedevano se eri già stato da loro ed avessi
piacere di mangiare qualcosa che avevi già provato (e che loro
annotavano di volta in volta). La Carmagnole, di Renato Dominici. Poi
andavi ad occhi chiusi. Era il 2000. Ed a distanza di 14 anni ricordo il
Savarin di riso con guazzetto di totani ed arselle e guance di trota
affumicata. I porcini cremosi (il patron si avvicinò per dirmi che fare
scarpetta nella crema lo avrebbe ritenuto un gesto di assoluta cortesia
da parte mia...). Le tre zuppe della tradizione, dense, servite una
sovrapposta all'altra. La tataya ed il tamarindo fresco tra le varie
frutte servite.
No, forse no... ho ricordi sbiaditi, di almeno vent'anni fa...
Post by Falco_rulezImpegnati!!!! ;)
Sono molto curioso di conoscere il tuo pensiero.
Ora m'impegno...
Post by Falco_rulezE stasera ... speriamo in gara-5...
Mica facile...
Saluti,
JFSebastian