Post by HuygEh, come spesso capita nella legislazione italiana, il nodo sta nel
"legittimo motivo".
Tu puoi rifiutare l'ingresso a un ubriaco? Sì. Perché? Perché è molesto.
Tu puoi rifiutare l'ingresso a una pletora di bambini urlanti? No. Ma se
sono molesti? Allora... boh?
Una persona in evidente (se te ne accorgi è perché la cosa è palese) stato di
ebrezza alcolica non è paragonabile a un bambino. Vi è la presunzione da
parte del padrone del locale di dire che un bambino nuoce a prescindere da
tutto e aprioristicamente al decoro di un locale. Una persona in evidente
stato di ebrezza è potenzialmente pericolosa, tanto che se chiami la polizia
interviene, se chiami la polizia perché nel tuo locale è entrato un bambino,
al massimo ti mandano qualcuno per vedere se hai bisogno di un TSO!
Quindi non è che siamo nel campo dell'opinabilità assoluta!
Aggiungiamo che il proprietario non allantana i bambini rumorosi, no, lui non
li fa entrare proprio, senza neppure sapere se lo sono o meno! Siamo nel
campo dell'arbitrarietà assoluta!
Eh, appunto, intendiamoci: non mi stupirei se, a rigor di legge, avessi
ragione tu. E scrivo che non mi stupirei e non che ne sono certo
esattamente per una questione di arbitrarietà. Ovvero: la legge non
dice che gli esercenti non possono rifiutare le prestazioni del proprio
esercizio a chiunque le domandi e ne corrisponda il prezzo, ma dice che
gli esercenti non possono farlo senza un legittimo motivo. Quindi non è
vero che la legge non lascia spazio all'arbitrarietà e all'opinabilità:
lo lascia, ovvero nella valutazione della legittimità del motivo. E se
il motivo fosse: tra la mia clientela in molti mi hanno detto che il
mio locale si è fatto una pessima fama per via che è frequentato da
famiglie maleducate e rumorose? E' legittimo? Ovvero: è legittimo che
io esercente sia penalizzato senza colpe e senza poter intervenire?
Per precisare: è una discussione, non sto sostenendo né che sia
legittimo né che non lo sia. Ma senz'altro la risposta non mi pare
scontata.
(a parte che, ovviamente, ci sarebbe sicuramente una discussione
giuridichese di lana caprina sul fatto che non è materialmente il
bambino a corrisponderne il prezzo, ma vabbè, se ci fosse sarebbe
un'altra forma di buonsensicidio)
Post by HuygE quindi si rientra nella ricca casistica del
"Famme-causa-a-scopo-di-desistenza". Che vuol dire avere plausibilmente
ragione quando la pletora di bambini urlanti è diventata una squadra di
serie A di rugby. Che magari a quel punto si fa giustizia da sola, ma
non è quello il punto.
Tu non puoi mescolare capra e cavoli, un bambino, singolo, non è paragonabile
a una squadra di guastatori. Il proprietario di un ristorante, detto fra noi,
non può decidere di non fare entrare una squadra di rugby solo perché è una
squadra di rugby. Nel caso in cui la squadra sia munita di alabarde e si sia
fatta largo per strada distruggendo tutto ciò che aveva di fronte a sè può
avanzare un rifiuto, sempre che questo serva, in un caso del genere.
Il riferimento alla squadra di rugby era solo per dire che, nel momento
in cui una coppia di genitori dovesse far causa all'esercente perché i
suoi bambini non sono potuti entrare, visti i tempi del sistema
giudiziario potrebbe aver ragione quindici anni dopo, quando i
"bambini" sarebbero già grandi e poco interessati a sapere che quindici
anni prima sarebbero potuti entrare in quel ristorante...
Post by HuygIo temo che ci sia il solito gusto per la polemica fine a se stessa, con
gente che non avrebbe mai messo piede in quel ristorante e che adesso ci
vuole andare con i bambini per affermare un diritto del quale non sa che
farsi.
A me pare che non sia mai corretto non rispettare i diritti acquisiti.
Giustissimo, ma anche qui, ripeto la domanda: i diritti acquisiti di
chi? Riprendo l'esempio del negozio in cui un bambino indemoniato stava
impunemente dando fastidio a chi si stava provando i vestiti nei
camerini. Ipotizziamo che la gente, impossibilitata di fatto a fare i
suoi acquisti, se ne sia andata senza comprare nulla, l'esercente
avrebbe potuto rivalersi sulla madre del figlio per il mancato
guadagno? Se al ristorante una famiglia con bambini maleducati spinge
quelli del tavolo accanto ad alzarsi e andarsene, l'esercente può
rivalersi sui genitori per il mancato guadagno? Se la risposta è sì,
allora mi sta bene rispettare i diritti acquisiti di tutti. Sennò, mi
sembra ancora una volta un tema che possa affidarsi al buonsenso
piuttosto che ai cavilli.
Post by HuygQuando ci sono andato, per accompagnare una coppia con figli,
ho creduto di non uscirne vivo: chiasso spaventoso, bambini che ti
passano sopra mentre mangi, tempi di servizio dilatati all'eccesso,
camerieri isterici perché, di fatto, hanno difficoltà anche a camminare,
cibo decisamente non eccezionale (con tutto che francamente mi aspettavo
di peggio).
Il problema è la mancanza di educazione dei genitori (non dei bambini),
genitori maleducati non potranno mai generare figli educati. Mi pare che
certi locali nascano più dall'esigenza di sopperire alle mancanze di una
generazione che fa figli avendo l'età mentale di un pre-adolescente.
D'accordissimo da un punto di vista culturale. Dal punto di vista
economico e giuridico, è la legge del mercato.
Post by HuygE allora che ho fatto? Ho preteso un'ordinanza anti-rumore?
Il discorso è diverso PER LEGGE non si può impedire l'ingresso ai bambini in
un locale pubblico. Lo vuoi fare? Crei un club privato! Sic et simpliciter!
Il passo successivo qual è? Impedire l'ingresso ai brutti? Ai grassi? A
quelli rossi di capelli? Ai cinesi? Agli indiani? Non si può decidere
arbitrariamente una cosa del genere, tutto qui!
Come tu mi dici, giustamente, che non posso paragonare la presenza di
un bambino a quella di un ubriaco, io però ti posso dire che non puoi
paragonarmi l'età al colore dei capelli o alla nazionalità. Anche
perché il mondo è stracolmo di posti in cui non puoi entrare se non hai
una certa età, o in cui pur entrandovi non puoi fare qualcosa.
Certo, l'esercente potrebbe fare questo: fare in modo che alle 9 il
locale presenti (realmente o potenzialmente) degli elementi che lo
renderebbero vietato ai minori. Che ne so, metti un bel cartello e dici
che, a partire dalle 9, nel ristorante si potrebbero venire a creare
delle condizioni per le quali il locale non può essere frequentato da
minorenni o minori di 14 anni (che ne so, trasmissione in schermi
televisivi di film con scene di violenza, oppure appendi tre quadri con
dei nudi). Poi tali condizioni potrebbero non verificarsi, ma credo che
a quel punto potresti legittimamente non far entrare bambini. E allora
legalmente sei protetto, quindi andrebbe bene?
Post by HuygHo affermato il mio diritto a mangiare in uno spazio minimo senza altre
persone? Semplicemente, ci ho messo una bella croce sopra e sono andato
da un'altra parte. Il mondo è pieno di ristoranti pessimi per
soffermarsi su uno in particolare...
Nessuno ti ha impedito di entrarvi perché non avevi figli al seguito e te ne
sei andato di tua spontanea libertà, mi pare una bella differenza non trovi?
Lo ripeto, giuridicamente potresti aver ragione tu, ma allo stesso
tempo, diceveno l'antichi, fatta la legge trovato l'inganno.
Da un punto di vista culturale e sociale, aspettando che tutti i
bambini o che una larghissimissima maggioranza vengano educati come si
deve (che, credo siamo tutti d'accordo, sarebbe la soluzione migliore
anche a problemi ben più gravi), io credo che il buonsenso suggerirebbe
di andare nei posti dove sei gradito e dove sei messo nelle migliori
condizioni per fare quello che vuoi fare. In alternativa diventa una
guerra in punta di diritto: con l'esercente che ti fa entrare ma che,
se il bambino rompe, è legittimamente autorizzato a cacciarti, o mille
altri escamotages ipotizzabili.