giumak
2011-09-21 11:12:02 UTC
Quando da ragazzi volevamo vivere un'avventura, inforcavamo le
biciclette, prendevamo una tendina canadese e da Lecce andavamo fino a
Porto Cesareo. Le nostre tasche erano sempre molto leggere, ma
l'entusiasmo trovava rimedio a tutto.
Porto Cesareo era un villaggio o poco più, di pescatori. Il turismo
era pressochè locale, molte famiglie leccesi o dell'hinterland
prendevano in affitto o possedevano delle case da villeggiatura, nulla
che somigliasse nemmeno da lontano all'attuale caos estivo.
Proprio accanto all'attracco dei pescherecci, che un tempo erano
numerosissimi, (a Pto Cesareo c'era anche una tonnara), esisteva un
chioschetto che vendeva cozze e frutti di mare: 'Lu Cannizzu', da
Cosimino!
Questo era il nostro rifugio al termine delle nuotate nelle acque
calde, cristalline, turchesi e blu del litorale, quando affamati come
dei lupi divoravamo, per quattro soldi, pane caldo e frutti di mare
freschissimi a sazietà, con il ristoro ulteriore di qualche buon
bicchiere di rosato di Leverano, forte e ghiacciato!
Ritorno da Cosimino tutti gli anni, è una tappa che fa parte
integrante, assieme alla granita di caffè con panna del 'Caffe dello
Sport' di Gallipoli vecchia, delle mie irrinunciabili vacanze
salentine. Tutti gli anni ci abbracciamo, rinverdiamo ad alta voce i
ricordi del passato, a Cosimino spunta una lacrimuccia, quindi lui
riprende la sua frenetica regia, noi ci mettiamo a tavola.
Naturalmente siamo gli avventori di riguardo o perlomeno così ci
sentiamo di essere, ma so bene che questo fa parte del 'mestiere' del
vecchio pescatore, abilissimo nel far credere di essere privilegiati a
tutti i suoi clienti!
Non esiste più nulla che possa rievocare i tempi passati: il chiosco,
in un primo tempo, fu circondato da tendoni e 'cannizzi', (pannelli
fatti di canne su cui si fanno seccare al sole i pomodorini, i fichi e
l'uva), fu da questi ultimi che prese il nome. Oggi i tendoni sono
stati sostituiti da una struttura stabile che ha definitivamente
sancito il passaggio da chioschetto, che rimane imprigionato al suo
interno come una reliquia, a ristorante vero e proprio.
La forza di Cosimino sta negli antipasti. Lui ha mantenuto lo stile
originario proponendo cose semplici, povere, ma dal sapore
straordinario: 'paraculi' fritti, (piccolissimi calamari usati una
volta come esca), superlativi, proprio come le cozze, fritte ed
'aperte all'ampa', un must, il tonno sott'olio fatto in casa così come
l'insalata di mare e le acciughe sott'olio e, per concludere, una
panacea di frutti di mare veramente buonissimi, insomma una delizia
dietro l'altra!
I primi piatti: linguine ai frutti di mare, imperdibili! Poi le
variazioni sul tema: cavatelli ai frutti di mare, spaghetti in tutti i
modi ed una novità di cui non sentivo la mancanza, cioè orecchiette
fagioli e cozze, una idea in voga da qualche tempo che lui ha voluto
adottare per dare una nota di modernità al suo menù.
I secondi: difficili da raggiungere! Solitamente la mitragliata di
antipasti e l'abbondante primo annullano ogni velleità per un cliente
'normale', ma nel caso qualcuno volesse proseguire c'è un bel banco di
pesce sempre freschissimo a disposizione.
Il caffè ed un sorbetto oppure un 'tartufo', se ordinati, sono
prelevati dal bar confinante, un espediente che Cosimino ha adottato
per evitare di pestare i piedi a qualcuno.
I vini sono locali, ma di qualità: il 'Rosa del Golfo' ed il 'Bolina'
di Calò, il 'Mjere' dell'altro Calò, tanto per nominarne alcuni, ben
si abbinano a questa cucina assolutamente stanziale, ancorpiù che
territoriale, tanto bene che non fanno avvertire l'esigenza di
prodotti più complessi e raffinati: va bene così!
Insomma, anche questa è una sosta che conviene non perdersi, se si
passa dalle parti di Porto Cesareo.
Un consiglio: evitate le serate agostane! Purtroppo Cosimino non vuole
convincersi ad accettare prenotazioni, ragion per cui a volte ci si
ritrova a far la fila per lungo tempo oppure, ancor peggio, ci si
ritrova seduti a cenare con addosso mille occhi che non vedono l'ora
che tu lasci libero il posto, terribile!
Un'ultima cosa: quando ci andrete, se mai ci andrete, ordinate con gli
antipasti una porzione di provolone piccante e sbocconcellatelo
assieme alle cozze..., poi mi saprete dire!
G.
RISTORANTE LU CANNIZZU
Piazza nazario sauro, 11
73010 - Porto cesareo (LE)
tel: 0833.560335
No prenotazioni
prezzi dai 25 eu in su
biciclette, prendevamo una tendina canadese e da Lecce andavamo fino a
Porto Cesareo. Le nostre tasche erano sempre molto leggere, ma
l'entusiasmo trovava rimedio a tutto.
Porto Cesareo era un villaggio o poco più, di pescatori. Il turismo
era pressochè locale, molte famiglie leccesi o dell'hinterland
prendevano in affitto o possedevano delle case da villeggiatura, nulla
che somigliasse nemmeno da lontano all'attuale caos estivo.
Proprio accanto all'attracco dei pescherecci, che un tempo erano
numerosissimi, (a Pto Cesareo c'era anche una tonnara), esisteva un
chioschetto che vendeva cozze e frutti di mare: 'Lu Cannizzu', da
Cosimino!
Questo era il nostro rifugio al termine delle nuotate nelle acque
calde, cristalline, turchesi e blu del litorale, quando affamati come
dei lupi divoravamo, per quattro soldi, pane caldo e frutti di mare
freschissimi a sazietà, con il ristoro ulteriore di qualche buon
bicchiere di rosato di Leverano, forte e ghiacciato!
Ritorno da Cosimino tutti gli anni, è una tappa che fa parte
integrante, assieme alla granita di caffè con panna del 'Caffe dello
Sport' di Gallipoli vecchia, delle mie irrinunciabili vacanze
salentine. Tutti gli anni ci abbracciamo, rinverdiamo ad alta voce i
ricordi del passato, a Cosimino spunta una lacrimuccia, quindi lui
riprende la sua frenetica regia, noi ci mettiamo a tavola.
Naturalmente siamo gli avventori di riguardo o perlomeno così ci
sentiamo di essere, ma so bene che questo fa parte del 'mestiere' del
vecchio pescatore, abilissimo nel far credere di essere privilegiati a
tutti i suoi clienti!
Non esiste più nulla che possa rievocare i tempi passati: il chiosco,
in un primo tempo, fu circondato da tendoni e 'cannizzi', (pannelli
fatti di canne su cui si fanno seccare al sole i pomodorini, i fichi e
l'uva), fu da questi ultimi che prese il nome. Oggi i tendoni sono
stati sostituiti da una struttura stabile che ha definitivamente
sancito il passaggio da chioschetto, che rimane imprigionato al suo
interno come una reliquia, a ristorante vero e proprio.
La forza di Cosimino sta negli antipasti. Lui ha mantenuto lo stile
originario proponendo cose semplici, povere, ma dal sapore
straordinario: 'paraculi' fritti, (piccolissimi calamari usati una
volta come esca), superlativi, proprio come le cozze, fritte ed
'aperte all'ampa', un must, il tonno sott'olio fatto in casa così come
l'insalata di mare e le acciughe sott'olio e, per concludere, una
panacea di frutti di mare veramente buonissimi, insomma una delizia
dietro l'altra!
I primi piatti: linguine ai frutti di mare, imperdibili! Poi le
variazioni sul tema: cavatelli ai frutti di mare, spaghetti in tutti i
modi ed una novità di cui non sentivo la mancanza, cioè orecchiette
fagioli e cozze, una idea in voga da qualche tempo che lui ha voluto
adottare per dare una nota di modernità al suo menù.
I secondi: difficili da raggiungere! Solitamente la mitragliata di
antipasti e l'abbondante primo annullano ogni velleità per un cliente
'normale', ma nel caso qualcuno volesse proseguire c'è un bel banco di
pesce sempre freschissimo a disposizione.
Il caffè ed un sorbetto oppure un 'tartufo', se ordinati, sono
prelevati dal bar confinante, un espediente che Cosimino ha adottato
per evitare di pestare i piedi a qualcuno.
I vini sono locali, ma di qualità: il 'Rosa del Golfo' ed il 'Bolina'
di Calò, il 'Mjere' dell'altro Calò, tanto per nominarne alcuni, ben
si abbinano a questa cucina assolutamente stanziale, ancorpiù che
territoriale, tanto bene che non fanno avvertire l'esigenza di
prodotti più complessi e raffinati: va bene così!
Insomma, anche questa è una sosta che conviene non perdersi, se si
passa dalle parti di Porto Cesareo.
Un consiglio: evitate le serate agostane! Purtroppo Cosimino non vuole
convincersi ad accettare prenotazioni, ragion per cui a volte ci si
ritrova a far la fila per lungo tempo oppure, ancor peggio, ci si
ritrova seduti a cenare con addosso mille occhi che non vedono l'ora
che tu lasci libero il posto, terribile!
Un'ultima cosa: quando ci andrete, se mai ci andrete, ordinate con gli
antipasti una porzione di provolone piccante e sbocconcellatelo
assieme alle cozze..., poi mi saprete dire!
G.
RISTORANTE LU CANNIZZU
Piazza nazario sauro, 11
73010 - Porto cesareo (LE)
tel: 0833.560335
No prenotazioni
prezzi dai 25 eu in su