Speck
2013-09-16 08:40:51 UTC
Brevissima rece. Marcella ed io ci siamo stati sabato per il nostro
anniversario di matrimonio. E' in centro a Gallarate, in una bella
villa con giardino e parcheggio interno, facilissimo da raggiungere
dalla A8. Personale cordiale e gentile, con la giusta dose di
informalita'. (Che cavolo, vado a rilassarmi, non a un prenzo di gala
dalla regina d'inghilterra!!!)
Una sfilza di stuzzichini ad aprire le danze, buoni e ben presentati,
piu' abbondanti di quanto normalmente si veda in questi ristoranti.
Siamo andati alla carta e io ho preso pesce.
Antipasto gamberi crudi con gin tonic. I gamberi sono in una boccia di
plastica che va agitata per shakerare i gli ingredienti, il supporto
della boccia e' un bicchierino con un mini gin tonic. Ottimo il cibo,
e piuttosto scenografico. Un po' dozzinale tutta questa plastica, in
un posto dove tutto cerca di essere di alto livello.
Di primo spaghettoni scarola e colatura di alici. Abbinamento
riuscito, piatto ben equilibrato e, una volta tanto, non la solita
portata monoboccone. Molto decantata la pasta fatta in casa "cottura
20 minuti", ma francamente anch'io faccio delle tagliatelle che
cuociono in 17 minuti e non mi pare una cosa che richieda abilita'
sopra la norma... :)
Di secondo crudo di mare, servito con 5 salse. Qui abbiamo scivolato
sia sul piatto che sul servizio. C'erano salmone, cappesante, gamberi
rossi, seppie e uno scampo. Un paio di fette di cappasanta erano
gelate, ed addentarle non e' stato molto gradevole. Inoltre i
condimenti sono serviti un ciotoline minuscole con un cucchiaino
troppo grande che le rovescia. Scomodo, tanto.
Ho assaggiato da Marcella che era sazia un boccone di lingua di
vitello in crosta di pane con uvetta. Realizzata perfettamente con la
crosta croccante e la lingua morbida al punto giusto, ma... non sapeva
di lingua! Che fosse lingua si indovinava solo dalla consistenza,
inimitabile. Ora, se metti la lingua in carta, cosa apprezzabilissima,
prendi il coraggio a due mani e... dimènticati il vitello!
Di dolce ho preso il tiramisu'. Ho pensato: "se metti in carta il
dolce piu' presente nelle trattorie di paese di tutta Italia, ti sarai
inventato qualcosa di speciale". Invece, il tiramisu' piu' normale
della terra. Boh.
Bevuto uno champagne blanc de blanc di cui ho scordato il nome a tutto
pasto, lo stesso servito come antipasto, a calici: detesto avanzare il
vino e la patente mi serve...
Conto: 290 euro in due, con 40 euro per il vino. Mi sono parsi tanti,
troppi. Prima che parta il solito flame del "e allora vai a mangiare
in pizzeria!", ci tengo a dire che io vado al ristorante una volta
all'anno, ormai, e non ne faccio una questione di prezzo, ma di
rapporto qualita'/prezzo. La mano c'e' eccome, ma almeno per adesso
non e' ancora indimenticabile.
Avevo promesso una minirece, vabbe' ho sbrodolato un po'... :)
anniversario di matrimonio. E' in centro a Gallarate, in una bella
villa con giardino e parcheggio interno, facilissimo da raggiungere
dalla A8. Personale cordiale e gentile, con la giusta dose di
informalita'. (Che cavolo, vado a rilassarmi, non a un prenzo di gala
dalla regina d'inghilterra!!!)
Una sfilza di stuzzichini ad aprire le danze, buoni e ben presentati,
piu' abbondanti di quanto normalmente si veda in questi ristoranti.
Siamo andati alla carta e io ho preso pesce.
Antipasto gamberi crudi con gin tonic. I gamberi sono in una boccia di
plastica che va agitata per shakerare i gli ingredienti, il supporto
della boccia e' un bicchierino con un mini gin tonic. Ottimo il cibo,
e piuttosto scenografico. Un po' dozzinale tutta questa plastica, in
un posto dove tutto cerca di essere di alto livello.
Di primo spaghettoni scarola e colatura di alici. Abbinamento
riuscito, piatto ben equilibrato e, una volta tanto, non la solita
portata monoboccone. Molto decantata la pasta fatta in casa "cottura
20 minuti", ma francamente anch'io faccio delle tagliatelle che
cuociono in 17 minuti e non mi pare una cosa che richieda abilita'
sopra la norma... :)
Di secondo crudo di mare, servito con 5 salse. Qui abbiamo scivolato
sia sul piatto che sul servizio. C'erano salmone, cappesante, gamberi
rossi, seppie e uno scampo. Un paio di fette di cappasanta erano
gelate, ed addentarle non e' stato molto gradevole. Inoltre i
condimenti sono serviti un ciotoline minuscole con un cucchiaino
troppo grande che le rovescia. Scomodo, tanto.
Ho assaggiato da Marcella che era sazia un boccone di lingua di
vitello in crosta di pane con uvetta. Realizzata perfettamente con la
crosta croccante e la lingua morbida al punto giusto, ma... non sapeva
di lingua! Che fosse lingua si indovinava solo dalla consistenza,
inimitabile. Ora, se metti la lingua in carta, cosa apprezzabilissima,
prendi il coraggio a due mani e... dimènticati il vitello!
Di dolce ho preso il tiramisu'. Ho pensato: "se metti in carta il
dolce piu' presente nelle trattorie di paese di tutta Italia, ti sarai
inventato qualcosa di speciale". Invece, il tiramisu' piu' normale
della terra. Boh.
Bevuto uno champagne blanc de blanc di cui ho scordato il nome a tutto
pasto, lo stesso servito come antipasto, a calici: detesto avanzare il
vino e la patente mi serve...
Conto: 290 euro in due, con 40 euro per il vino. Mi sono parsi tanti,
troppi. Prima che parta il solito flame del "e allora vai a mangiare
in pizzeria!", ci tengo a dire che io vado al ristorante una volta
all'anno, ormai, e non ne faccio una questione di prezzo, ma di
rapporto qualita'/prezzo. La mano c'e' eccome, ma almeno per adesso
non e' ancora indimenticabile.
Avevo promesso una minirece, vabbe' ho sbrodolato un po'... :)
--
Ciao, | R: Perche' incasina l'ordine con cui si legge un messaggio
Speck | D: Perche' quotare sotto da' cosi' fastidio?
| R: Quotare sotto.
| D: Qual e' la cosa piu' seccante su usenet e in e-mail?
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